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Il governo italiano ha introdotto incentivi fiscali per supportare le imprese nell’adozione di tecnologie avanzate e innovazione.
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Il governo italiano ha introdotto incentivi fiscali per supportare le imprese nell’adozione di tecnologie avanzate e innovazione.
Il governo italiano ha introdotto incentivi fiscali per supportare le imprese nell’adozione di tecnologie avanzate e innovazione.
Queste misure riguardano Industria 4.0, Industria 5.0 e le Zone Economiche Speciali (ZES), offrendo agevolazioni fiscali e crediti d’imposta per promuovere digitalizzazione, automazione e sostenibilità.
1. Credito d’imposta per beni strumentali materiali:
Per gli investimenti effettuati tra il 2023 e il 2025, il credito d’imposta è del 20% per investimenti fino
a 2,5 milioni di euro, del 10% per investimenti tra 2,5 e 10 milioni di euro, e del 5% per investimenti
tra 10 e 20 milioni di euro.
Questi incentivi sono destinati a beni strumentali materiali indicati nell’allegato A della legge n.
232/2016, che sono funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese.
2. Credito d’imposta per beni strumentali immateriali:
Include software, sistemi, piattaforme e applicazioni per l’industria 4.0, come soluzioni di cloud com-
puting.
Per gli investimenti effettuati nel 2024, il credito d’imposta è del 15% fino a un massimo di 1 milione
di euro, e scende al 10% nel 2025.
3. Condizioni per ottenere il credito:
Gli investimenti devono essere effettuati entro determinate scadenze, e gli ordini devono essere
accettati con un acconto pagato di almeno il 20% entro fine anno.
Il credito d’imposta può essere utilizzato solo dopo che i beni sono stati interconnessi al sistema di produzione aziendale, se previsto.
4. Agevolazioni specifiche:
Il programma mira a sostenere gli investimenti in digitalizzazione e nella transizione green delle imprese attraverso un innovativo schema di crediti d’imposta. Il Piano prevede risorse pari a 6,3 miliardi di euro, che si aggiungono ai 6,4 miliardi già previsti dalla legge di bilancio, per un totale di circa 13 miliardi nel biennio 2024-2025 a favore della transizione digitale e green delle imprese italiane.
Le imprese che negli anni 2024 e 2025 sostengono costi in beni strumentali materiali e immateriali, previsti dagli allegati A e B del Piano transizione 4.0, interconnessi al sistema aziendale e che apportano una riduzione dei consumi energetici, avranno diritto a un credito d’imposta fino al 45%.
Il risparmio energetico dovrà essere di almeno il 3% dei consumi energetici della struttura produttiva, oppure del 5% rispetto ai consumi energetici riferiti al prodotto interessato dall’investimento.
Risparmio energetico del 3% del processo produttivo
Risparmio energetico del 5% del singolo prodotto (robot)
Credito d’imposta 35%
Risparmio energetico del 6% del processo prod.
Risparmio energetico del 10% del singolo prodotto (robot)
Credito d’imposta 40%
Risparmio energetico del 10% del processo prod.
Risparmio energetico del 15% del singolo prodotto (robot)
Credito d’imposta 45%
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